martedì 23 giugno 2020

Terza tappa del cammino della Via Flavia

22/06/2020

Inizio la terza tappa del cammino della Via Flavia da Miramare (Ts) per fermarmi poco prima di arrivare a Sistiana (Ts), totale circa 13 km, perché le mie forze non mi hanno permesso di andare oltre.
Come al solito quando vado in posti che non conosco è tutta un'avventura.
Per arrivare al punto di partenza sono andata via presto da casa perché dovevo prendere due autobus impiegando circa un'ora e mezza.
Arrivata a Grignano (Ts) volevo salire al parco di Miramare da un'entrata secondaria ma il cancello era chiuso ed erano le 8:25, ho guardato e non c'era nessun cartello a riguardo del covid e c'è solo il cartello con l'ora di apertura e chiusura: dalle 9 alle 19:30.
Ho aspettato fino alle 9:15 e visto che nessuno è venuto ad aprire ho ripreso il bus e sono salita fino al bivio dove c'è la strada per la stazione ferroviaria di Miramare, è li che si arriva passando dal parco.
Arrivata alla stazione ho visto la freccia gialla del cammino e mi sono rincuorata.
La stazione è stata voluta da Massimiliano d'Asburgo proprio per servire il Castello di Miramare ed è rimasta uguale.



Da qua si sale per una strada stretta e con pochissime macchine, dopo poco la salita si fa leggera e poco ripida, sulla sinistra tra la vegetazione si intravede sempre il mare.




Continuando sempre su questa strada si arriva alla fine dell'asfalto e inizia la sterrata ghiaiosa e la bella sorpresa è stata che c'è una fontanella funzionante e ho potuto riempire le mie due bottigliette che avevo già svuotato.


Questa strada ha il nome di un vino antico il Pucino che prende il nome dal castello del Pucino che era collocato sul Carso triestino con la coltivazione delle viti che davano questo vino.


Altro scorcio del panorama tra la vegetazione e un bellissimo cardo con insetti che si nutrono del polline.



Andando avanti vedo un po' all'interno un buco e non so se è l'entrata verticale di una grotta, sul carso ce ne sono tante, oppure qualcosa d'altro, non sono andata a vedere da vicino perché non mi fido imbranata come sono.


Ci sono tanti fiori spontanei ma i garofanini mi riportano all'infanzia quando andavo in bosco dietro casa a raccoglierli per portarli alla mia mamma.


Ovviamente non sarei io se non sbagliassi strada, ad un certo punto finisce la sterrata e inizia il sentiero, dopo un breve tratto c'è un bivio e io prendo dalla parte sbagliata e mi ritrovo prima in un bel bosco fresco e poi una discesa paurosa nella pietraia piena di sassi pericolanti, per fortuna è breve, arrivata in fondo indenne mi ritrovo in un punto da dove non si può continuare da nessuna parte.
Non mi resta che tornare indietro però quando sono arrivata nel bosco ho approfittato di una bella pietra e mi sono seduta a fare merenda così mi sono riposata prima di risalire la pietraia.
Arrivata in cima ho imboccato il sentiero giusto, il sentiero dei pescatori che da Aurisina porta fino al mare.
Una volta i pescatori tornavano dalla pesca e dovevano risalire questo lunghissimo sentiero con il pescato fino a casa, ad aspettarli c'erano le mogli che li aiutavano a portare il pescato.

Non ricordo se prima o dopo del bivio c'è una " jazera " si tratta di un buco profondo con le pareti ricoperte di sassi e serviva per conservare il ghiaccio.


Continuando per il sentiero si arriva alla vedetta Weiss e si continua a scendere.
Si passa su un ponticello che attraversa i binari e qui mi sono nuovamente persa il segnale.
Dovevo girare a destra sul sentiero invece ho continuato dritta e mi sono trovata davanti una lunga scalinata abbastanza ripida formata da rampe che vanno dai due ai cinque scalini che sono abbastanza malridotti e bisogna fare molta attenzione.
Finalmente arrivo alla fine e mi ritrovo sulla strada principale che porta proprio a Sistiana.
Per fortuna a lato della strada c'è la corsia per i pedoni divisa dalla strada con il guard-rail bello alto però il rumore del traffico è pazzesco.
Ho saputo dopo che prendendo il sentiero giusto mi sarei risparmiata quel tratto di strada.
Quando sono arrivata al belvedere non ho resistito a fare la foto della punta col castello di Duino.


Avevo percorso quasi 12 chilometri e non riuscivo più ad andare avanti, mi fermavo ogni quattro passi però dovevo arrivare a Sistiana dove c'è la fermata del bus che mi avrebbe riportata a Trieste.
Dopo circa un'altro chilometro vedo la fermata ma non quella che cercavo ma quella del pullman che va dall'aeroporto a Trieste però per poter salire bisogna avere il biglietto e io non l'avevo.
Il mio Angelo mi ha aiutata ancora una volta facendomi trovare un gentilissimo signore che aspettava anche lui il pullman e mi ha regalato il biglietto così sono tornata a casa.
Per finire in bellezza quando sono arrivata vicino a casa ho visto in un piccolo prato un fungo gigante, non ho resistito e l'ho fotografato.


Non so quando ripartirò da Sistiana per continuare la tappa perché con il caldo mi è molto difficile camminare.
Aspettate fiduciosi!

2 commenti:

  1. Meno male che queste cose le vengo a sapere DOPO! Altrimenti morirei di preoccupazione, madre snaturata. Per fortuna eri vicina a casa mia e se serviva sapevo dove venire a recuperarti! <3

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