martedì 27 agosto 2019

Weekend da turista

Questo fine settimana ho approfittato della presenza del mio amico bolognese per fargli vedere qualcosa di bello e fare la turista nella mia città Trieste, anzi fuori città, sull'altipiano dove si sta meglio essendoci sempre un po' di vento.
Premesso che io soffro molto il caldo, abbiamo preferito uscire di mattina per evitare le ore più terribili.
                                              
Sabato 24 agosto                                                                    
Il primo posto in cui siamo andati è stato il Santuario Mariano di Monte Grisa che si trova in cima al monte da cui si gode del panorama su tutto il Golfo di Trieste.

                                               Il Santuario visto dal lungomare di Muggia
                                             
                                                      Panorama sulla città e sul Golfo

Castello di Miramare visto da Monte Grisa


Abbiamo fatto un giretto attorno al Santuario prima di entrare.
C'è il bar e ci sono tanti tavoli con le panche per riposare, mangiare qualcosa o semplicemente stare all'ombra sotto agli alberi a riposare al fresco.

La sottoscritta prima di entrare in bar a prendere un mega gelato

La Madonnina all'esterno del Santuario

Monumento ai Caduti senza nome

Una delle strazioni della via Crucis con l'alabarda simbolo di Trieste

Il Santuario Mariano meglio conosciuto simpaticamente dai triestini come formaggino


All'interno ci sono due Chiese su due piani, sono molto spaziose e luminose. In quella sotto ho fatto qualche scatto mentre sopra non me la sono sentita in quanto stava per iniziare un funerale, anche se erano ancora tutti fuori ho solo guardato e sono uscita. 







Domenica 25 agosto
La domenica mattina siamo andati a fare un giro nel parco di Villa Revoltella, anche questo sito si trova abbastanza in alto e si affaccia sul mare con una vista stupenda sul Golfo di Trieste e se l'aria è pulita e non c'è foschia si ha un panorama molto più ampio.
Come si entra dal cancello si passa davanti alla casa del custode  e ci si trova davanti una vasca grande o laghetto, non so come definirlo, con dentro pesci di tutte le misure e le solite tartarughe abbandonate, purtroppo galleggia di tutto perchè le persono portano gli scarti delle verdure e li buttano in acqua come cibo.

                                                      Tartarughe d'acqua abbandonate

Pesci d'acqua dolce di tutte le misure

Questo laghetto si trova subito davanti alla chiesa di San Pasquale da Bylon dove si svolgono le normali funzioni religiose ma anche matrimoni, battesimi, ecc...
Sotto alla chiesa c'è la cripta con i sepolcri del Barone Revoltella e della madre.
A fianco dell'ingresso della cripta partono due rampe di scale che portano al terrazzo e al vestibolo della chiesa.


Sul lato opposto della casa del custode si trova una bella gloriette e li vicino c'è la casa parocchiale e le vecchie scuderie ora magazzino.


Continuando la passeggiata nel parco si arriva alla villa che ormai è disabitata e in degrado, purtroppo solo la facciata frontale è stata recuperata e si presenta in condizioni accettabili.


Di fronte alla villa ci sono le panchine dove ci si può riposare guradando il meraviglioso panorama.



Nel parco ci sono anche altre cose da vedere e lo consiglio a chi viene a Trieste come turista.
C'è anche il parco giochi per i bambini che vengono accolti da una bella statua di Pinocchio.

Quello che ho visto passando per i vialetti meno frequentati è l'abbandono sia delle aiuole che delle siepi per non parlare delle statue, delle fontane e le scale chiuse perché pericolose, i vialetti stessi pieni di foglie e rametti che bisogna fare attenzione quando si cammina. 
Essendo parco comunale credo che chi di dovere dovrebbe interessarsi di più per salvaguardare il tutto. 
Si potrebbero rimettere in funzione le serre coltivando le piante autoctone per rimpiazzare quelle secche, visto che sono grandi si potrebbero utilizzare come caa delle farfalle che richiamerebbe tanti visitatori, ristrutturare la villa che potrebbe diventare un museo con annesso un bar e ristrutturare le statue e le fontane per riportare il parco al suo splendore. 
Sono sicura che tutto questo lavoro poi sarebbe ripagato da tanti più visitatori locali e non.

domenica 4 agosto 2019

La ripartenza

Dopo tanto tempo che sono rimasta ferma causa forza maggiore, vedere post precedente, finalmente posso ricominciare a camminare anche se devo fare brevi percorsi per sgranchire le gambe e riabituare i muscoli, con pazienza e piano piano aumentando la lunghezza del percorso spero di ritornare a macinare chilometri come prima.
Per cominciare stamattina mi sono alzata presto per andare a fare quattro passi visto che la temperatura lo permetteva.
Ieri sera avevo preparato lo zainetto e per il "non si sa mai" ho preso due contenitori, per cosa? Lo svelo subito: avevo intenzione di andare dove lo scorso anno per ferragosto avevo raccolto tanta frutta, ho fatto bene a portarli perché ho raccolto tante more e susine.
Non ho fatto molti km, solo 4,5 tra andata e ritorno e ho impiegato ben 5 ore e mezza tra pause brevi, due pause lunghe e la raccolta della frutta.
La fatica è stata pienamente ricompensata: la frutta che ho raccolto, i caprioli che mi sono passati vicino e non ho fatto in tempo a fotografare, un rapace che volteggiava in cielo solo che era troppo in alto per fotografarlo e per finire il posto dove mi sono fermata a riposare, seduta sulla panchina all'ombra degli alberi con il rumore dell'acqua che scorre nel vecchio lavatoio e le pareti di roccia calcarea che circonda il piazzale.
E' stata una bella domenica anche se per tutto il pomeriggio ho riposato.
Anche il caldo ha contribuito alla stanchezza, dovrò aspettare che scenda la temperatura per tornare a camminare. Purtroppo io sono una che soffre molto il caldo da stare veramente male.
Ecco le foto di stamattina:

                                                                       Ape nel fiore

                                                    Campanile di Bagnoli della Rosandra

                                                       Freccia che segnala la Via Flavia

                                                           Torrente Rosandra in secca

                                                                  Vecchio lavatoio

                                                               Grotta sotto la roccia

                                             Vasca piena d'acqua nella grotta di cui sopra

                                                                     Farfalla a riposo

                                                           Tettoia attorno agli alberi

                                                                 La frutta raccolta