venerdì 20 dicembre 2019

Brevi camminate

Dall'ultima tappa della via Flavia non ho più fatto lunghe camminate perché non sempre il corpo riesce fare ciò che vuole fare la testa quindi ho dovuto fermarmi perché la stanchezza accumulata non riuscivo a smaltirla.
L'ultima camminata più lunga è stata lo scorso mese sempre da casa alla fine della ciclopedonale Giordano Cottur nel rione San Giacomo.








Le gambe fremono per andare e per fortuna il tempo climatico è venuto in mio soccorso in quanto con tanti giorni di pioggia ha fatto sì che io rimanessi a casa però appena il cielo non piangeva più uscivo a fare delle brevi camminate.
Se da una parte certe piante fanno vedere i colori caldi autunnali e gli alberi ormai sono spogli dall'altra ci sono i fiori e l'erba verde brillante come in primavera.
La temperatura di questo periodo non fa pensare che sia inverno perché anche la natura crede sia primavera.








Stamattina era nuvoloso e siccome dovevo uscire ho approfittato di fare solo l'ultimo pezzo della ciclopedonale, sempre la stessa che finisce nel rione San Giacomo.
E' proprio vero che anche se si va mille volte nello stesso posto ogni volta si scopre qualcosa di nuovo.
Poco prima di arrivare ho visto un cartello e mi sono fermata a leggere.
Non so quante volte sono passata davanti e non l'avevo mai notato.



Anche queste scoperte mi stimolano ad andare a camminare negli stessi posti perché ogni volta noto qualche cosa di nuovo.

sabato 2 novembre 2019

Tappe della Via Flavia a pezzi.

Prima di andare a Bologna ho continuato la mia riabilitazione con le camminate.

Il 23 ottobre sono partita da casa fino a Bagnoli della Rosandra e da lì ho seguito le frecce gialle del cammino della via Flavia arrivando sulla ciclopedonale Giordano Cottur.
Non l'ho percorsa tutta ma sono uscita in via dell'Istria per poi prendere il bus per tornare a casa.

In questa camminata ho percorso circa 12 chilometri in diverse ore che in questo contesto il tempo non mi interessa, l'importante è riabituare i muscoli a lavorare.


Di questo tratto ho già postato diverse foto nei blog precedenti quindi questa volta mi limito a postare foto dei fiori che ho visto lungo il tragitto.






Oltre ai fiori ho visto pure un asparago selvatico che ha sbagliato stagione, pensava forse sia primavera visto le temperature calde.




L'ultima freccia prima di entrare sulla ciclopedonale Cottur




Il 25 ottobre sono arrivata con il bus in via dell'Istria dove avevo concluso la mia tappa e da lì sono ripartita verso Trieste. 
Nel rione di San Giacomo finisce la ciclopedonale e si arriva in Campo San Giacomo dove c'è la chiesa.









Da San Giacomo si continua lungo la strada fino ad arrivare a San Giusto.

Campanile della Cattedrale di San Giusto Martire


Castello di San Giusto


Castello di San Giusto e resti romani


La lira che suona quando soffia la bora


Da San Giusto sono scesa per le viuzze della città vecchia.

Tor Cucherna. L'unica torre rimasta delle mura di cinta della città

Interno della torre


Pozzo presso Tor Cucherna


Chiesa di Santa Maria Maggiore



Arrivata in fondo alla discesa sono sbucata in piazza Dell'Unità d'Italia





Proseguendo sulle rive passando il CanalGrande

Arrivata alla Stazione Centrale sono salita sul bus e tornata a casa.
Totale di questa camminata circa 9 chilometri.

Il primo novembre ho continuato dalla Stazione Centrale fino a Miramare per finire a Grignano.
Questa tappa fa sempre parte del cammino della Via Flavia. 
In totale questo tragitto è stato di circa 10 chilometri, siccome è tutta pianura non ho faticato quindi non pensavo di aver percorso tanti chilometri l'unica parte negativa è che essendo strada provinciale molto trafficata c'è tanto rumore e tanto smog anche se per camminatori e ciclisti c'è la pista a lato sul marciapiede quindi si cammina in sicurezza.

Viale Miramare

Fontana di Barcola
                                       
A lato della fontana c'è la statua in bronzo La Nuotatrice realizzata da Ugo Carà nel 1986

                      Lungomare verso il castello di Miramare                  


Riserva marina del WWF antistante il parco e il Castello di Miramare. In lontananza si vede l'entrata del parco.

Arrivata nel parco e approfitto per un breve riposo prima di finire il giro.

Alla prossima camminata.

lunedì 28 ottobre 2019

Bologna

Dopo le camminate nei dintorni di casa sono andata a Bologna dal mio amico Enzo e con lui che mi faceva da autista siamo andati in giro fuori Bologna a visitare tanti bei posti che nemmeno lui conosceva ed è grazie alle mie ricerche su internet dei posti da vedere che li ha conosciuti anche lui.
Sono stati cinque giorni belli anche come meteo che ci ha permesso di gironzolare e scattare tante belle foto, siccome sono troppe ho fatto una cernita e le ho radunate in un breve video.



mercoledì 9 ottobre 2019

Ricomincio da 6 Km

Continuo il racconto del mio cammino diverso.

Lunedì 7 ottobre 2019 data da incorniciare perché ho finito la radioterapia iniziata il 19 agosto.
Con in mano la lettera di fine terapia sono uscita dall'ospedale con le lacrime che facevano capolino per la felicità di aver finito e di non avere più lo stress di dover andare tutti i giorni in ospedale. L'ansia rimane ancora anche se cerco di non pensarci perché l'esito si saprà solo dopo il controllo a metà gennaio.

Per festeggiare l'avvenimento ieri ho tirato fuori il mio piccolo zaino con le cose necessarie, i bastoncini da trekking e via a camminare.
Sono partita da casa e la meta era Bagnoli della Rosandra che dista circa 3 km, con il mio passo da chiocciolina e ogni qualvolta serviva mi fermavo per una breve sosta e nonostante questo mio lento andare ci ho impiegato circa un'ora minuto più minuto meno, pensavo peggio.
Quando sono arrivata non mi sembrava vero che ero ancora così piena di energia, prima di intraprendere il ritorno mi sono fermata una mezz'ora in modo da riprendere la strada di casa al pieno delle forze.


Bagnoli della Rosandra
Campanile in pietra costruito in stile veneziano.
E' uno dei pochi che ha ancora le campane che suonano veramente.

Durante il ritorno ero distratta dai colori della natura e mi fermavo spesso a guardare i fiori, le foglie, la campagna con i vigneti o i campi pieni di ulivi, colori che neanche la tavolozza del più bravo pittore riuscirebbe a creare. 


Amaranthus caudatus o Amaranto detto anche Coda di gatto.

Davanti al cancello di una casa c'era un grande vaso incastrato nei sassi con questi fiori. In fotografia non rendono molto anche perché erano sotto il sole e non si vede molto bene il colore ma vederli dal vero sono magnifici.

Tra gli alberi si sentivano tanti uccellini con diversi cinguetii e un piccolo pettirosso che si è posato per un momento sul muretto e sui sassi ancora qualche lucertola a scaldarsi al sole. 

Continuando il mio percorso con calma sono arrivata a casa quasi senza accorgermi, ero stanca però una stanchezza normale dopo aver camminato altri 3 Km quindi tra andata e ritorno fanno 6 Km, ecco il perché del titolo di questo blog.
Ovviamente quando vado a fare queste camminate non torno mai a mani vuote anche se il bottino è stato scarso non mi lamento perché se restavo a casa non avevo niente.


Il mio bottino autunnale.

Il prossimo blog sarà diverso però improntato sempre sulla continuazione del nuovo cammino di vita.