Se volete venire con me partiamo.
Tappe 0-1-2
26/03/2018
Partenza al mattino presto da casa per prendere il bus che porta alla stazione ferroviaria di Trieste dove salgo sul treno per Bologna poi nuovamente bus fino all'aeroporto e infine l'aereo per Bordeaux e fino qui tutto tranquillo. All'aeroporto di Bordeaux avrei dovuto prendere il taxi invece ho visto il bus che andava alla stazione ferroviaria e sono salita sicura che fosse la navetta invece ho scoperto dopo che era il bus di linea e che impiegava un sacco di tempo facendo un giro infinito, questo mio errore mi è costato un bel po' perché una volta arrivata alla stazione il treno per Bayonne era partito da poco e ho dovuto fare il cambio del biglietto aggiungendo dodici euro ma questo sarebbe il minimo. Nel frattempo che aspettavo ho visto due uomini che anche loro erano nella mia situazione così ho chiesto loro informazioni e a quel punto non c'erano più dubbi, a Bayonne si arrivava tardi per l'ultimo treno che ci avrebbe portati a Saint Jean Pied de Port da dove inizia il Cammino.
Arrivati a Bayonne avevamo solo due alternative o dormire li che costava una follia o salire sul taxi e dividere la spesa e abbiamo optato per la seconda anche se laspesa era di poco inferiore alla prima opzione. Dopo che Fausto ha parlottato in francese con il tassista è riuscito a convincerlo a farci un pochino di sconto.
Arrivati a Saint Jean Pied de Port abbiamo dovuto accontentarci di un albergue privato in quanto il municipal era pieno così come anche gli altri che costavano meno.
Prima di andare in albergue siamo andati all'ufficio del pellegrino per farci timbrare la credenziale che ci da diritto di dormire negli albergue per pellegrini. Una volta sistemati in albergue siamo andati a mangiare qualcosa e poi a letto visto che al mattino ci si alza presto anche non volendo perché le sveglie iniziano a suonare già alle cinque e non si dorme più.
Il cielo è blu sopra le nuvole come dice la canzone dei Pooh
27/03/2018
Da Saint Jean Pied de Port a Valcarlos
Partenza da Saint Jean Pied de Port ma prima un salto nel bazar a comprare i bastoni da trekking.
Si comincia questo cammino con una giornata grigia e piovigginosa.
Mi sarebbe piaciuto fare la tappa per la via alta ma la aprono il primo di aprile e comunque non era praticabile causa la neve caduta nei giorni precedenti anche se più di qualcuno è andato lo stesso a proprio rischio e pericolo.
Elver, Fausto ed io abbiamo seguito le indicazioni date dal funzionario la sera prima e cioè fare la via bassa e camminare sulla strada non per il sentiero nel bosco che è fangoso e scivoloso quindi rischioso.
Per essere la prima tappa tutta in salita, anche se di pochi chilometri, siamo arrivati stanchi morti dalla fatica, anche Fausto nonostante sia un montanaro ne ha risentito.
L'albergue municipal a Valcarlos è ottimo.
Ho conosciuto un giovane inglese che deambula con le stampelle ed era li con la madre ma solo per accompagnarla fino a Roncisvalle poi lui tornava a casa e mi ha raccontato che nel 2017 aveva percorso tutto il cammino con le stampelle e da solo, sono rimasta stupita e gli ho chiesto in quanto tempo e lui come fosse una cosa da niente mi rispose 80 giorni. Non sapevo cosa dire e l'ho abbracciato.
La porta da cui si inizia il Cammino
Verso Valcarlos
Luzaide (Valcarlos)
28/03/2018
Da Valcarlos a Roncisvalle
Tappa dura anche questa perché si continua in salita per valicare i Pirenei anche se sono pochi chilometri come la tappa precedente però è più ripida. Dopo qualche chilometro Elver ha ingranato la marcia ed è andato avanti per conto suo mentre Fausto è rimasto con me fino all'arrivo in albergue dove abbiamo trovato Elver gia sistemato.
Dopo esserci sistemati anche noi e sbrigate le solite cose ci siamo riposati un po' e dopo siamo andati a fare un giretto anche se non c'è molto da vedere era giusto per far passare il tempo mentre aspettavamo l'ora di cena.
Prima della cena c'è stata la messa con la benedizione ai pellegrini e in quella occasione ho rivisto il ragazzo inglese con la mamma.
A cena eravamo in tanti allo stesso tavolo e c'erano pellegrini da tutto il mondo, purtroppo Elver è arrivato in ritardo e non ha trovato posto al nostro tavolo.
Anche se non so le lingue non so come mai ma sul cammino ci si capisce lo stesso e il bello di cenare tutti assieme è proprio questo.
Colazione a Valcarlos
Valcarlos- Chiesa Santiago Apostol
Valcarlos
Cascatella lungo la strada per Roncisvalle
Roncisvalle
Interno della Collegiata di Roncisvalle
Che bello non vedo l'ora di leggere anche il resto. Continua continua!
RispondiEliminaBravissima Fulvia, scopro una grande scritrice sotto lo zaino, fantastica!
RispondiEliminaScrivere fa bene!
Legge anche!
Un abbraccio forte
Fausto
Fulvia sei fantastica 🌹Continua a scrivere che leggerti è bellissimo💕☀️🌻👣🎒
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