All'inizio ho fatto lo stesso percorso che da casa va verso la campagna poi ho seguito le frecce gialle, proprio quelle che si seguono sul cammino di Santiago.
Da Lazzaretto (Muggia) inizia il cammino che porta fino a Santiago de Compostela. La Via Flavia inizia proprio a Lazzaretto e arriva ad Aquileia, da qui parte la Via Postumia che conduce a Genova per proseguire sulla via della costa ligure passando prima in Francia e poi in Spagna fino a Santiago de Compostela ma questa è un'altra storia le mie frecce si fermano molto prima.
Le ho seguite fino ad arrivare sulla ciclopedonale Giordano Cottur sopra Sant'Antonio in Bosco e da qua ho proseguito dalla parte opposta, la prossima volte continuerò da dove ho lasciato...forse...
Proseguendo sulla ciclopedonale sono arrivata all' ex casello ferroviario, ora sede del Cai, da dove si scende fino a Bottazzo, prima di arrivare alle case sulla destra ci si immette sul sentiero della Val Rosandra che arriva a Bagnoli della Rosandra per poi riprendere la stessa strada sterrata verso casa chiudendo il cerchio. Totale quasi 20 chilometri.
Nella prima parte del percorso ho raccolto da prima tante more di rovo sia per mangiarle sul posto che per portarle a casa, poi ho incontrato sul mio passaggio dei rami pieni di fichi bianchi che pendevano sopra la strada e sopra la mia testa e più avanti anche una vigna incolta e abbandonata con i grappoli di uva bianca matura che penzolavano vicino alla strada. Finito il raccolto e sistemato tutto per bene nello zaino ho proseguito per una deviazione che non avevo mai fatto ed è stata una bella sorpresa. Ho trovato una vasca piena d'acqua incastonata ai piedi del bosco e l'acqua che la riempie esce proprio dal terreno soprastante così mi sono rinfrescata la testa e le braccia bagnando anche il berretto per tenermi le idee al fresco.
Ad un certo punto vedo una bellissima farfalla che si posa a terra vicinissima ai miei piedi così prendo il cellulare per scattarle una foto solo che teneva le ali chiuse, sperando che prima o poi le aprisse mi sono preparata pronta a scattare e subito ha aperto le ali e dopo lo scatto ha fatto un paio di giri attorno alle mie gambe ed è volata via.
Più avanti ne ho vista un'altra ma non così vanitosa perchè è volata subito via senza darmi il tempo di fotografarla, l'ho fatto lo stesso ma era già lontana e tra il sole e l'ombra si vede poco.
Al ritorno sullo sterrato dove ci sono i rovi ai lati della strada che delimitano la campagna ho visto attraversare un cinghialetto, siccome ero abbastanza distante mi sono fermata in caso ci fosse tutta la faniglia che in quel caso non è molto piacevole fare certi incontri ravvicinati. Dopo un po' ho continuato e quando sono arrivata a circa due metri dal passaggio ho sentito il grugnito e mi sono bloccata di colpo ed era il cinghialetto che è tornato indietro e non era solo ma con il fratello, visto che non c'erano altri ho allungato il passo e via.
Tornata a casa ho lavato e messo via il mio prezioso bottino di Madre Natura pensando a come utilizzare al meglio quei frutti. Idea! Crostata con crema e con sopra i fichi e le more.
Detto fatto, ieri l'ho preparata e oggi è rimasto uno spicchio, non l'ho mangiata tutta io, figlio e nuora mi hanno aiutata.
Di seguito le foto di questa bellissima giornata di ferragosto tra la natura.
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Farfalla
Frecce
Piccola edicola con la Madonna
Scorcio panoramico
Altre frecce
Vasca con l'acqua del bosco
Ancora frecce
Sottopasso
Ultima freccia
Fine del sentiero
Ciclopedonale
Scorcio panoramico
Seconda farfalla
Torrente Rosandra in secca
Il mio prezioso bottino
La crostata
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