giovedì 30 agosto 2018

Altra camminata

Continuo a tenermi allenata con le mie camminate.
Stamattina mi sono alzata e ho guardato com'era fuori, venticello fresco, 20 gradi, cielo azzurro, che fare? stare rinchiusa in casa ancora? no di certo.
Mi preparo lo zainetto con acqua e cibo, faccio colazione, mi preparo e via.
Alle otto esco di casa e tutto va bene per un paio d'ore poi ha iniziato a scaldare, non ho tenuto conto del fatto che con il sole la temperatura sale in fretta, non fa niente io continuo il mio giro.
In definitiva passo più o meno per lo stesso percorso con qualche variante che allunga o accorcia il giro dipende quale prendo.
Oggi ho fatto un bel giro in zone che non ero mai stata, sempre nei dintorni e sempre per strade sterrate o sassose con qualche tratto su asfalto e qualche sentiero. Quest'ultimo proprio alla fine della discesa mi ha tradito perché c'erano tanti sassi e mettendo il piede giù questi sono rotalati e io con loro, meno male che sono andata giù col sedere ed essendo la discesa abbastanza ripida non ho sbattuto ma mi sono trovata seduta senza farmi male. Sono cose che succedono e so che non sarà l'ultima spero solo che vada sempre così.
Giusto per finire dico che il mio trabiccolo alla fine segnava 14,5 km, io credevo di averne camminati di più ma essendoci tanti tratti in salita la strada sembra più lunga di quello che è in realtà.
Non metto foto del paesaggio perché, come detto prima, sono posti ormai che ho già fotografato e postato più di una volta però ho fotografato e filmato uno stercorario che non avevo mai visto se non nei documentari e credevo fosse più grande invece è piccolino, a dire il vero ne ho visti due ma uno si era imbrigliato con la sua pallina tra i rametti secchi e non riusciva a uscirne così ha abbandonato la pallina ed è andato via.
Camminando per strada nel tratto asfaltato ho visto una mantide religiosa in mezzo alla strada e come mi sono avvicinata si è rivoltata contro di me per difendersi, io che cammino con i bastoncini da trekking l'ho fatta salire sulla punta di un bastoncino e l'ho posata sull'erba e dopo l'ho fotografata però se non l'avessi messa io non l'avrei vista di sicuro.
In un tratto di sterrato invece mi sono vista passare davanti un serpentello, credo una innocua biscia che molto velocemente è sparita tra la vegetazione e questa non sono riuscita a fotografare.
Aggiungo anche un grillo che ho fotografato due giorni fa sempre sullo stesso sentiero.

Stercorario sulla sua pallina

Stercorario alle prese col suo bottino

Mantide religiosa

Grillo


venerdì 17 agosto 2018

Ferragosto

Il giorno di ferragosto ho deciso di andare a fare una delle mie camminate però al mattino ero ancora indecisa in quanto le nubi non volevano andarsene e di bagnarmi non ne avevo proprio nessuna voglia così ho aspettato fino alle 10 circa e visto che c'era qualche sprazzo di azzurro ho preso lo zaino e via.
All'inizio ho fatto lo stesso percorso che da casa va verso la campagna poi ho seguito le frecce gialle, proprio quelle che si seguono sul cammino di Santiago.
Da Lazzaretto (Muggia) inizia il cammino che porta fino a Santiago de Compostela. La Via Flavia inizia proprio a Lazzaretto e arriva ad Aquileia, da qui parte la Via Postumia che conduce a Genova per proseguire sulla via della costa ligure passando prima in Francia e poi in Spagna fino a Santiago de Compostela ma questa è un'altra storia le mie frecce si fermano molto prima.
Le ho seguite fino ad arrivare sulla ciclopedonale Giordano Cottur sopra Sant'Antonio in Bosco e da qua ho proseguito dalla parte opposta, la prossima volte continuerò da dove ho lasciato...forse...
Proseguendo sulla ciclopedonale sono arrivata all' ex casello ferroviario, ora sede del Cai, da dove si scende fino a Bottazzo, prima di arrivare alle case sulla destra ci si immette sul sentiero della Val Rosandra che arriva a Bagnoli della Rosandra per poi riprendere la stessa strada sterrata verso casa chiudendo il cerchio. Totale quasi 20 chilometri.
Nella prima parte del percorso ho raccolto da prima tante more di rovo sia per mangiarle sul posto che per portarle a casa, poi ho incontrato sul mio passaggio dei rami pieni di fichi bianchi che pendevano sopra la strada e sopra la mia testa e più avanti anche una vigna incolta e abbandonata con i grappoli di uva bianca matura che penzolavano vicino alla strada. Finito il raccolto e sistemato tutto per bene nello zaino ho proseguito per una deviazione che non avevo mai fatto ed è stata una bella sorpresa. Ho trovato una vasca piena d'acqua incastonata ai piedi del bosco e l'acqua che la riempie esce proprio dal terreno soprastante così mi sono rinfrescata la testa e le braccia bagnando anche il berretto per tenermi le idee al fresco.
Ad un certo punto vedo una bellissima farfalla che si posa a terra vicinissima ai miei piedi così prendo il cellulare per scattarle una foto solo che teneva le ali chiuse, sperando che prima o poi le aprisse mi sono preparata pronta a scattare e subito ha aperto le ali e dopo lo scatto ha fatto un paio di giri attorno alle mie gambe ed è volata via.
Più avanti ne ho vista un'altra ma non così vanitosa perchè è volata subito via senza darmi il tempo di fotografarla, l'ho fatto lo stesso ma era già lontana e tra il sole e l'ombra si vede poco.
Al ritorno sullo sterrato dove ci sono i rovi ai lati della strada che delimitano la campagna ho visto attraversare un cinghialetto, siccome ero abbastanza distante mi sono fermata in caso ci fosse tutta la faniglia che in quel caso non è molto piacevole fare certi incontri ravvicinati. Dopo un po' ho continuato e quando sono arrivata a circa due metri dal passaggio ho sentito il grugnito e mi sono bloccata di colpo ed era il  cinghialetto che è tornato indietro e non era solo ma con il fratello, visto che non c'erano altri ho allungato il passo e via.
Tornata a casa ho lavato e messo via il mio prezioso bottino di Madre Natura pensando a come utilizzare al meglio quei frutti. Idea! Crostata con crema e con sopra i fichi e le more.
Detto fatto, ieri l'ho preparata e oggi è rimasto uno spicchio, non l'ho mangiata tutta io, figlio e nuora mi hanno aiutata.
Di seguito le foto di questa bellissima giornata di ferragosto tra la natura.

More

Farfalla

Frecce






Piccola edicola con la Madonna

Scorcio panoramico

Altre frecce


Vasca con l'acqua del bosco

Ancora frecce




Sottopasso

Ultima freccia

Fine del sentiero 

Ciclopedonale

Scorcio panoramico

Seconda farfalla

Torrente Rosandra in secca

Il mio prezioso bottino

 La crostata

venerdì 3 agosto 2018

Tappe da Muxia a Finisterre

16/05/2018
Da Muxia a Lires

Continuo il mio cammino verso quella che una volta era definita la fine della terra cioè Fisterre.
Il percorso è quasi tutto su sentiero tra il bosco di pini ed eucalipti accompagnato dal concerto di tanti uccellini.
Ogni tanto si vede qualche casa qua e la molto distanti una dall'altra e circondate da campi e boschi.
Giunta a Lires seguendo le solite frecce gialle non ho visto nessuna freccia che indicasse l'albergue così tra avanti e indietro ho camminato quasi un chilometro in più.
Ho chiesto a una signora che molto gentilmente mi ha accompagnata fino alla freccia che indicava l'albergue e che io non avevo visto perché ero convinta che fosse vicino alla spiaggia dell'oceano quindi sono andata dritta invece l'albergue si trova quasi in cima alla collina, posto molto bello con una vista splendida, anche la struttura è molto bella con un bel terrazzo da dove si può ammirare il panorama, anche i servizi sono ottimi peccato che anche questo, essendo l'unico bar-ristorante, è più caro però merita.

Mojon

Oceano

L'ombra mia 

Pale eoliche

Horreo lungo 

Viale tra eucalipti

Ombrellone fatto con le tegole

Panorama visto dall'albergue

Tramonto

17/05/2018
Da Lires a Finisterre

Per questa tappa finale riporto parola per parola ciò che ho scritto di getto sul mio diario.
" Tutto bello, meraviglioso, stupendo.
Saliscendi senza sentire fatica, i km si susseguivano e senza rendermene conto ero arrivata.
La prima cosa che ho visto dall'alto sul sentiero e che ho riconosciuto subito è stata la spiaggia lunghissima di Lagosteira, provenendo da Muxia non so che strada ho preso ma sta di fatto che non sono entrata a Finisterre dalla spiaggia.
Nel pomeriggio ci sono andata e ho camminato nell'acqua poi ho raccolto tante conchiglie con la speranza che arrivino a casa sane e salve.
Una volta tornata in albergue ho riposato un pochino poi ho cenato e sono salita al faro, che dal centro sono più o meno 4 km tutti in salita.
Chi arriva a Finisterre non può fare a meno di salire fino al faro per due motivi: primo per ammirare un tramonto sull'oceano che è unico e secondo perché c'è la foto di rito da fare accanto al mojon con la targhetta del km 0,00 che significa che il cammino è finito. Peccato che quando sono arrivata su era abbastanza nuvoloso, ho aspettato un po' ma visto che le nuvole non volevano andarsene sono tornata all'albergue non senza aver fatto la foto accanto al mojon."
Il primo cammino dello scorso anno era finito a Santiago de Compostela perché a Finisterre ero andata in pullman anche se poi ho fatto lo stesso la foto al km 0,00 che però non ha valore, questa volta ho concluso davvero il cammino a piedi quindi anche la foto è valida come prova.

Micio

Gabbiani sul fiume

Fiume

Fiume che si sposa con l'oceano

Il fiume che sfocia nell'oceano

Oceano

Io tra le ginestre

Spiaggia Lagosteira- Finisterre

Io con i piedi nell'oceano

Salita al faro-statua dedicata ai pellegrini

Croce sulla scogliera vicino al faro

Mojon km 0,00

Mojon e faro

Tramonto dal faro 

18/05/2018
Da Finisterre a Santiago in pullman

Finito anche questo cammino. 
Sono tornata a Santiago in pullman, mi sono sistemata in albergue e sono andata a fare un ultimo giro in Plaza del Obradoiro a salutare San Giacomo e la Cattedrale con la promessa a Lui e a me stessa che tornerò, non so quando ma so che lo farò.

19/05/2018
Da Santiago a Trieste

Con il pullman sono arrivata all'aeroporto a Lavacolla e da qui con l'aereo fino a Milano Malpensa dove mi aspettavano mia figlia e mio genero per riportarmi a casa.
Quando l'aereo si è alzato in volo sono uscite le lacrime che cercavo di trattenere, sono state lacrime di gioia per aver copletato il cammino e perché dopo quasi due mesi avrei riabbracciato i miei ragazzi ma anche lacrime di tristezza perché era già tutto finito. 
Quando avevo prenotato il volo dell'andata mi sembrava di dover aspettare un'infinità di tempo, due mesi sembrano eterni, poi arriva il giorno della partenza e cammino per 51 giorni, e quei giorni sembrano volati via in un momento. 
Spero tanto di poter tornare e queta volta portare a termine il cammino che non ho potuto fare causa neve.
Il mio programma, per ora solo nella mia testa, è quello di arrivare a Bayonne e iniziare subito a camminare perché da questa bella città partono diversi cammini. Io vorrei fare quello che arriva a Irun per poi proseguire fino a Burgos, da Burgos a Leon con un mezzo di trasporto perché non ho intenzione di rifare le Mesetas, da Leon a Oviedo sul cammino del San Salvador, Da Oviedo a Melide sul cammino Primitivo e da Melide sul cammino Francese fino a Santiago. Per me sarebbe una grande soddisfazione riuscire a realizzare questo sogno che per adesso resta chiuso nel cassetto.

Il cielo è blù sopra le nuvole
( Bella canzone dei Pooh)

Panorama dall'aereo

Panorama dall'aereo in avvicinamento 


Fine!